Il
Mercoledì Santo, giunti all'ultimo giorno delle
processioni penitenziali, in mattinata è di scena la Confraternitadi San Carlo Borromeo.
Questa congregazione organizza anche la Processione del Sabato Santo mattina, portando
in spalla il gruppo della Deposizione del Cristo. Essa si caratterizza per le mozzette color
"rosso vermiglio" ed ha la propria sede nella nella Chiesetta di San Carlo.
La tradizione assegna l'onore di chiudere i riti penitenziali all'
Arciconfraternita del SS. Rosario, che parte dall'oratorio
dell'ex convento di San Domenico. Da qui i confratelli con le mozzette di "raso
nero" raggiungono il Duomo (la Cattedrale), dove i congregati faranno il loro
precetto pasquale. Questa congregazione era una volta considerata la congrega
dei nobili della città, "dei Signori", ed ancora oggi non ha perso tale
considerazione. Il privilegio di concludere i riti penitenziali nei secoli
passati pare che appartenesse al SS. Crocifisso, fino a quando un decreto della
Curia napoletana non riconobbe ai "nobili" del Rosario una più antica origine.
In serata, poi, conclusasi la Processione, nella Chiesa di San Giovanni a
Villa inizia subito un altro rito: l'Ufficio delle Tenebre (Mattutinum
Tenebrarum) detto popolarmente il "Terremoto" ed
organizzato dall'Arciconfraternita del SS. Crocifisso.
Testo tratto da P. Perrotta, La
Settimana Santa a Sessa Aurunca, Ferrara, 1986