Pietro
Metastasio alias Pietro Trapassi (grecizzato in Metastasio) nacque a
Roma nel 1698 da una modesta famiglia borghese. Il suo precoce
talento poetico fu notato dal Gravina che lo istruì nelle materie
classiche, istruzione in seguito arricchita dagli studi filosofici
intrapresi sotto la guida del cartesiano Gregorio Caloprese. Nel 1715, dietro
consiglio del Gravina (che morirà nel 1718 nominandolo erede),
cominciò a studiare legge e prese gli ordini minori, abbandonando la
poesia. Nel 1718 fu a Napoli per praticare la professione di
avvocato; qui riprese a scrivere versi e melodrammi e qui conobbe la
cantante Marianna Bulgarelli, detta la Romanina, la quale, negli
anni seguenti, si dedicò completamente a lui. Nel 1730 fu
chiamato a Vienna come successore di Apostolo Zeno e ben presto alla
Romanina si sostituì, quale sua protettrice, l'imperatrice Maria
Teresa d'Austria, la cui morte, avvenuta nel 1780, gettò nel
completo sconforto l'anziano poeta. I suoi ultimi anni furono molto
malinconici: nonostante gli entusiasti tributi di cui era continuo
oggetto (anche da parte della corte) e nonostante l'amicizia degli
artisti da cui era circondato, Metastasio si lamentava di avere
ormai perso la sua vena poetica. Si spense a Vienna nel 1782.
Dotato di un temperamento pacato che lo portò a preferire l'ideale
di una vita decorosamente vissuta a quello delle gesta eroiche,
Metastasio fu il miglior poeta dell'Arcadia e, insieme a Zeno, uno
dei maggiori riformatori del melodramma. Specialista in "drammi
per musica" ed abilissimo nel riuscire ad equilibrare gli impulsi
sentimentali e la vis drammatica degli eventi narrati, mise in versi
le ben note "strofette" della Via Crucis, fornendo il testo ai
musicisti, che poi fu utilizzato anche da padre Serafino Marinosci.
Tratto da www.musica-sacra.it - revisione a cura del Prof. Domenico Camarda (ricercatore storico)